Risotto con porri e robiola

28 febbraio 2011

Sono a Pordenone, in relax! Quindi parlo un po' con voi. La mostra di Munch è bellissima, la folla di visitatori non ci ha impedito di godercela. Il tempo non è gran che, fa fresco ma almeno non piove. Per la verità l'albero del giardino di Patti è carico di uccellini, probabilmente sta arrivando la primavera...




Ieri sera, come d'abitudine, mi sono impadronita della cucina e ho cucinato questo risotto con quello che ho trovato in frigo. Leggete se vi va.


RISOTTO CON PORRI E ROBIOLA

320 g di riso
2 porri piccoli
1 bicchiere di vino bianco secco
200 g di robiola
aceto balsamico
olio, sale
brodo vegetale

Pulite e tritate la parte bianca dei porri, mettete in padella con 2 cucchiai d'olio e fate brasare lentamente aggiungendo acqua calda poco alla volta. Quando saranno pronti, toglieteli dal fuoco e teneteli da parte. In una casseruola d'acciaio con il fondo spesso fate tostare il riso senza condimenti. Quando toccando un chicco lo sentirete caldissimo, il riso sarà pronto per essere cucinato, quindi unite i porri, mescolate bene, sfumate con il vino e lasciate evaporare. Portate a cottura con il brodo vegetale. Quando sarà pronto, spegnete il fuoco e aggiungete la robiola a dadini, mescolando bene per farla sciogliere. Spruzzate di aceto balsamico e servite.



Ciao a tutti, a presto:)))

Fettuccine con gamberi e bottarga

23 febbraio 2011

Ho visto che la mia amica Azzurra ha postato una pasta con la bottarga. Tempo fa anch'io avevo messo i miei spaghetti, simili a quelli che ha preparato Azzurra. Ho pensato di mettere qui oggi queste fettuccine che in più hanno i gamberi: una cosa deliziosa!


FETTUCCINE CON GAMBERI E BOTTARGA

400 g di fettuccine fresche
60 g di bottarga
30 g di capperi tritati
200 g di pomodori ramati tagliati a cubetti
1 cipolla piccola
150 g di gamberetti puliti
qualche foglia di basilico
olio EVO

Rosolate la cipolla tritata e la bottarga affettata fine in 3 cucchiai d'olio, unite i capperi e i pomodori e fate insaporire. Dopo qualche minuto aggiungete i gamberi. Appena diventano rosa, allontanate dal fuoco.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e padellatela nel sugo. Decorate con il basilico e servite.




Vi lascio per qualche giorno, me ne vado in vacanza: weekend lungo a Pordenone dalla mia amica Patrizia. La scusa è quella di andare a Villa Manin a Codroipo a vedere una mostra su Munch e la pittura scandinava. Dico scusa, perché la realtà è che ci racconteremo fino all'esaurimento!!!
Tornerò martedì e mercoledì sarò di nuovo al lavoro e con voi. Mi porto il computer, comunque, quindi, chissà, magari vi aggiorno durante la "trasferta"...
Un abbraccio a tutti:D

I panini di Silvia

22 febbraio 2011

Mi sento braccata come avessi un cane attaccato alle "parti nobili", come dire che ho una fretta indiavolata. Allora vi posto questi piccoli, deliziosi panini, ricetta di mia cugina Silvia, che avendo tre figli, cucina cose veloci e gustose. Ormai li preparo spessissimo e ho apportato numerose varianti alla ricetta originale.
 
PANINI DI SILVIA
 
Ricetta base per 15-18 panini
250 g di manitoba
100 ml di acqua
50 ml di panna o latte
½ cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino di sale
15 g d'olio

Sciogliete il levito nell'acqua tiepida, poi impastate tutti gli ingredienti in una ciotola utilizzando la panna al posto del latte, se volete dei panini più soffici. Quando gli ingredienti si saranno amalgamati, lavorate ancora un po' l'impasto sulla spianatoia, quindi staccate dei pezzi piccoli e fate delle palline. Disponetele non troppo vicine sulla placca foderata di carta forno, schiacciandole appena.
Per la decorazione potete spolverare di farina, oppure spennellare con uovo sbattuto con un cucchiaio di latte e cospargere di semi di sesamo o papavero, o ancora, secondo il suggerimento di Ciccio Sultano, chef a Ragusa Ibla, decorare con uno spicchietto di pomodoro Pachino, origano secco, un filo d'olio e cristalli di sale.
Fate lievitare 30 minuti, quindi infornate a 180-200° per circa 15 minuti.
Si conservano anche per il giorno dopo, ma di solito non ne avanzano!




Ditemi se non sono belli e se non fanno venire voglia di mangiarli?
A presto, amici...

Per iniziare bene la settimana...

21 febbraio 2011

Ciao! Oggi splende il sole a Genova e quando ci sono queste giornate mi sento benissimo e piena di voglia di fare! Intanto vi posto una bella ricettina con il salmone. Sono diversi anni che la preparo, ma solo adesso è venuta fuori bene, a forza di correggere qui e là.


DELIZIE AL SALMONE

200 g di filetto di salmone fresco
2 fette di salmone fresco
300 g di salmone affumicato
160 g di salmone al naturale
100 g di panna
80 g di formaggio fresco tipo philadelphia
1 cipollotto
olio, sale, pepe bianco e nero
1 limone
2 zucchine
2 carote
1 dado di gelatina
un ciuffetto di aneto
uova di salmone
1 cucchiaio di Porto bianco
zucchero
2 fette di pane carré senza crosta
un finocchio
1 cucchiaio di yogurt bianco intero

Preparate una mousse di salmone frullando il salmone al naturale con 80 g di panna e qualche goccia di limone, unite il Porto, regolate il sale. Disponete in piccoli recipienti, decorate con ovette di salmone e aneto.
Tritate 100 g di salmone affumicato e mescolatelo con il formaggio fresco e un pizzico di sale. Servendovi di due cucchiai preparate delle quenelles.
Tritate al coltello le fette di salmone fresco, dopo averle pulite. Condite con olio, sale, pepe bianco, qualche goccia di limone e il cipollotto tritato finemente. Servite con l'aiuto di un coppapasta.
Tagliate a fette sottili il filetto di salmone fresco. Fate marinare al fresco con sale, pepe, olio, aneto e una puntina di zucchero.
Preparate la gelatina come indicato sulla confezione e profumatela con poco limone. Tagliate al coltello altri 100 g di salmone affumicato. Tagliate a dadini piccoli le zucchine e le carote e sbianchitele separatamente in acqua bollente salata. Quindi preparate 4 piccoli aspic, versando un po' di gelatina sul fondo di stampini monoporzione. Fatela rapprendere in frigo, poi distribuitevi la dadolata di verdure, mescolata al salmone, ricoprite con la gelatina e fate raffreddare.
Tagliate il pane a triangoli e tostatelo al forno. Tagliate il finocchio a fettine sottilissime con la mandolina e conditelo con olio, sale e pepe nero. Montate leggermente la panna rimasta, aggiungete lo yogurt e qualche goccia di succo di limone (le dosi sono indicative: dovete assaggiare e decidere come la volete). Spalmate il pane con la panna, disponetevi il finocchio e decorate con le fette di salmone leggermente arrotolate. Decorate con un rametto di aneto.
Assemblate le delizie in un piattino e servite!



Il crostino lo avevo già postato, però l'ho scritto di nuovo così non dovete correre a cercarlo. Non è un piatto lunghissimo da fare (questo lo dico per Grissi), certo non è che si prepara in due minuti, però vi assicuro che gli ospiti restano a bocca aperta e quando iniziano a mangiare scende un religioso silenzio...
Perciò buon lavoro e buon appetito!
Bacissimi


Crostata di castagne

20 febbraio 2011

Ciao amici, sto ascoltando la canzone di Vecchioni: già che lo amo dai tempi di "Luci a San Siro", trovo che si sia ampiamente meritato questa vittoria.
Vi devo annunciare una novità: adesso ho un sito! E' www.arbanelladibasilico.it
La cosa più bella resta il blog perché mi mette in relazione con voi, ma il sito vi racconta un po' di me. Aspetto i vostri commenti.
Adesso posto per Grissino un dolce, da richiesta, raffinato...  
Però Grissi devi provare a farlo:D


CROSTATA DI CASTAGNE

125 g di farina di castagne
125 g di farina OO
2 tuorli
80 g di zucchero
100 g di burro
150 g di cioccolato fondente
200 g di marmellata di marroni
1 albume
1 pizzico di sale
150 ml di panna
1 cucchiaio raso di zucchero a velo
2 cucchiai di brandy
cacao amaro in polvere

Preparate la pasta mescolando le farine con i tuorli, lo zucchero e il burro. Avvolgete l'impasto nella pellicola e mettete in frigo per 30 minuti. Stendete la pasta, foderate una tortiera di 20 cm di diametro, imburrato e infarinato. Cuocete in bianco a 200°C per 15-20 minuti.
Tritate il cioccolato e fatelo sciogliere al MO. Quando si sarà intiepidito, unite la crema di marroni e il brandy. Mescolate bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Montate l'albume con il sale a neve fermissima e unite al composto di cioccolato e marroni. Montate anche la panna con lo zucchero a velo e incorporate anche questa al composto facendo attenzione a non smontare il composto. Riempite il guscio di pasta e fate rinfrescare. Prima di servire cospargete con il cacao amaro e se volete decorate con lamelle di mandorle.




Come al solito ho cucinato un po' nel weekend per sperimentare qualcosa di nuovo. Vi posterò nei prossimi giorni.
Baci a tutti! Buona domenica:)

Spezzatino d'anatra all'arancia

16 febbraio 2011

Ciao, eccomi qui fra un problema e l'altro da risolvere (ma questa è cosa comune). Finalmente vi posto la ricetta dell'anatra all'arancia, che era il piatto forte del catering ed era stata voluta come piatto prediletto del festeggiato. Laboriosa, ma straordinaria per gusto e delicatezza insieme. 


SPEZZATINO D'ANATRA ALL'ARANCIA

650 g di polpa di anatra
1 carota
1 costola di sedano
1 porro
½ spicchio d'aglio
50 ml di vino bianco
2 foglie d'alloro
1 arancia non trattata
50 ml di succo d'arancia
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
50 g di zucchero
olio, sale, pepe




Pulite le verdure, affettate carota e sedano e tritate grossolanamente il porro, schiacciate l'aglio. Mettete tutto in una casseruola con 3 cucchiai d'olio e fate brasare lentamente aggiungendo acqua se necessario. Tenete da parte. Infarinate la carne e rosolatela a fuoco vivo con poco olio, sfumate con il vino e il succo d'arancia e, quando sarà evaporato il liquido, salate, pepate, unite le verdure brasate, l'alloro, le scorzette di ½ arancia a julienne e portate a cottura. Caramellate lo zucchero con 25 g di acqua e versate sulla carne. Pelate gli spicchi dell'arancia a vivo, uniteli alla carne e dopo 2-3 minuti spegnete. Fate riposare 15 minuti circa, togliete l'aglio e l'alloro, cospargete con il prezzemolo e servite.

Si può cucinare così anche l'agnello, che come l'anatra ha un sapore deciso; per ripescare facilmente l'aglio infilzatelo su uno stecchino e per ripescare l'alloro, legatelo a mazzetto.
La mia anatra ha cotto in mezz'ora circa, ma non ci sono tempi fissi, dipende da quanto sono grossi i pezzetti di carne e dall'età dell'anatra:))) Assaggiate mentre preparate!

Oggi qui è bruttissimo, piove e c'è un'umidità tremenda. Di conseguenza ho sonno e non ho voglia di far niente; invece andrò a teatro a vedere Luigi De Filippo. Se non farà una cosa davvero divertente, mi sveglieranno le amiche con cui vado, al termine della rappresentazione. D'altra parte ieri sera ero a scuola di cucina e ho seguito una splendida lezione di un giovane chef piemontese, Fabrizio Rebollini. Il fatto è che sono andata a dormire tardissimo, stordita dalle cose deliziose che abbiamo preparato e assaggiato.
Però meritava davvero e appena realizzo qualcosa delle cose che ci ha insegnato, ve lo posto.
Vi saluto tutti, fra poco mi preparo per la serata.
Hugs and kisses:)

Una cena romantica!

14 febbraio 2011

BUON SAN VALENTINO!!!

Anche a chi è single.

Vi racconto del catering. Ho preparato una cena a lume di candela per due innamoratissime creature: era il compleanno di lui (e io ero il regalo di lei per lui) ma si festeggiava anche San Valentino. E per me è stato bellissimo partecipare alla loro festa e al loro amore in qualche modo. Perciò un mondo di bene a questi ragazzi!
Qui, per tutti gli amici di blog, posto l'antipasto.



TRIS DI CARCIOFI




CROSTINI CON LARDO E CARCIOFI FRITTI

4 carciofi
150 g di paté di olive nere
8 fettine di lardo
8 fette di pane carré
olio di semi di arachide
maggiorana
1 limone
sale, pepe nero

Pulite e affettate i carciofi e immergeteli in acqua acidulata con limone per non farli annerire. Tagliate a dischetti il pane carré e tostatelo in forno. Scolate i carciofi, asciugateli bene e friggeteli in padella con abbondante olio caldo, scolateli si carta assorbente e salateli leggermente. Spalmate il pane con il paté di olive, disponete i carciofi, qualche foglietta di maggiorana, il lardo e una macinata di pepe.




BOCCONCINI SU POLENTINA AL LATTE

3 carciofi
100 g di bacon
130 g di farina per polenta istantanea
300 ml di latte
20 g di burro
qualche rametto di mirto
sale, pepe bianco

Pulite i carciofi, tagliateli a spicchi e passateli in acqua acidulata, poi lessateli in acqua bollente salata per 5 minuti. Scolateli, avvolgete ogni spicchio nel bacon e fissate con uno stecchino. Saltate i bocconcini in una padella senza condimenti per 5 minuti.
Preparate la polenta come è indicato e prima della fine della cottura unite il latte caldo poco alla volta mescolando bene. A fuoco spento unite il burro. Distribuite la polenta in 4 bicchierini, disponetevi i bocconcini di carciofi e decorate con il mirto.




CAPONATINA

2 carciofi
1 melanzana lunga
2 costole di sedano
100 g di olive verdi snocciolate
1 cucchiaio di capperi
300 g di conserva di pomodorini
100 ml di aceto bianco
10 g di zucchero
1 cipolla
qualche foglia di basilico
olio, sale, pepe

Lavate e tagliate a tocchetti la melanzana, senza sbucciarla e mettetela sotto sale per circa 1 ora. Pulite e tagliate i carciofi a spicchi e metteteli in acqua acidulata. Poi friggeteli separatamente in olio caldo. Tritate la cipolla e brasatela con l'olio, poi unite i pomodorini con tutta la conserva, il sedano a rondelle sottili, salate, pepate e cuocete per 10-15 minuti. Unite poi le olive spezzettate, i capperi, l'aceto, lo zucchero e le melanzane. Cuocete ancora per 10 minuti, poi versate sui carciofi e fate raffreddare. Servite fresco con qualche fogliolina di basilico.



E' stato tutto molto apprezzato!
Secondo un attento studio degli ingredienti, vi dirò che sedano, capperi, cipolla, melanzana e pomodoro sono afrodisiaci...ma se questo antipasto ha sortito gli effetti desiderati non dovete chiederlo a me:D
Domani vi dico cosa ho preparato per secondo.
Baci e ancora auguri!

Cuoricini al cioccolato

13 febbraio 2011

Ciao a tutti! Finalmente sono seduta tranquilla. Ho cucinato tutto ieri e anche un po' venerdì pomeriggio. Ieri sera avevo un catering e oggi ho festeggiato il compleanno della mia mamma. Un bel lavoro, ma è andato tutto benissimo.

Visto che domani è San Valentino, vi posto i cuoricini che ho preparato per il catering. Spero che Mammazan li venga a vedere (abbiamo una specie di sfida a cuoricini in atto!)


CUORICINI AL CIOCCOLATO

150 g di cioccolato fondente al 70%
120 g di burro
60 g di zucchero a velo
30 g di farina OO
30 g di maizena
8 g di lievito in polvere
4 uova
sale
marmellata
cointreau
100 g di cioccolato al 60%
90 g di panna

Sciogliete il cioccolato al 70% al MO, dopo averlo spezzettato. Montate a spuma i tuorli con lo zucchero, il burro morbido e un pizzico di sale. Unite la farina e la fecola setacciate con il lievito e il cioccolato fuso. Montate a neve le chiare, quindi unitele al composto di cioccolato per ammorbidirlo. Mescolate bene finché il composto sarà liscio e omogeneo. Distribuitelo in 4 stampini piccoli a forma di cuore, imburrati e infarinati e cuocete a 180°C per 25 minuti. Sformate e fate raffreddare. Tagliate poi i cuoricini orizzontalmente e farcite con la marmellata riscaldata con qualche cucchiaio di cointreau.
Preparata la glassa di copertura, spezzettando il cioccolato al 60% e versandovi sopra la panna bollente. Quando si sarà intiepidito ricoprite i cuoricini e livellate bene con la spatola.



Ho usato della marmellata di arance amare e ho decorato con delle scorzette candite, ma potete usare quello che preferite. Il gusto ricorda molto quello della sacher (e qui forse Grissino avrà delle cose da dire). Anzi, Grissi, mi dici come fai la sacher, forse sei riuscito a carpire qualche segreto in quel di Vienna.
Ciao, vi racconto domani del catering, adesso voglio pisolare un po':)))
Baci a tutti




Pane carré alla zucca

8 febbraio 2011

Fatta una scarica di esami, con esiti da "Io speriamo che me la cavo"!!!
Poi a casa leggo i vostri commenti e mi tiro su (gran cosa il blog). Ho anche trovato la ricettina per Grissi, è il mio giorno fortunato:)

Allora vi posto questa ricetta di pane, l'ho preparato sabato per i miei amici ed è piaciuto tanto. Provate e fatemi sapere.


PANE CARRE' ALLA ZUCCA

Per il lievitino
100 g di farina O
½ cubetto di lievito di birra
50 g di latte

Per il pane
400 g di farina O
30 g di burro fuso
100 g di latte
10 g di sale
10 g di zucchero
250 g di zucca pulita
1 cucchiaino di curcuma (facoltativo)

Preparate il lievitino con la farina e il lievito sciolto nel latte tiepido, impastandoli bene; mettete poi a lievitare coperto con un telo umido finché raddoppia di volume.
Fate la fontana con la farina e mettete al centro il lievitino e il burro fuso; cominciate a impastare unendo il latte tiepido, in cui avrete sciolto sale e zucchero, e la zucca ammorbidita al MO e schiacciata con una forchetta. Aggiungete poi circa 200 ml di acqua tiepida, ottenendo un impasto morbido ma consistente. Se risultasse “pallido” unite la curcuma che colora senza dare sapore.
Disponete nello stampo da plumcake imburrato e infarinato e fate lievitare fino al raddoppio. Cuocete in forno a 200° per 40 minuti. Fate raffreddare il pane senza toglierlo dallo stampo, avvolto in strofinacci di cotone.





Ho mangiato un pane carré alla zucca in Piemonte, nelle Langhe, in un bel ristorante con vista sulle colline. Prima di riuscire a realizzarlo ho dovuto fare un po' di prove. Per l'impasto mi sono ispirata a quello delle Sorelle Simili, con l'aggiunta della zucca. Questo pane ha un sapore delicato, appena dolce per la zucca, che si accompagna bene a qualunque portata. Ed è bello a vedersi.

Ciao a tutti, buona serata.

Bocconcini di trota salmonata al bacon

7 febbraio 2011

Era una sala di degustazione, decine di bottiglie e bicchieri riempivano tavoli e ripiani, si infiltravano fra quadri e libri, assediavano soprammobili, stampe, dipinti, foto d'epoca, etichette, un pendolo, il ritratto di un avo ottocentesco, e si fermavano solo davanti a una grande vetrata.

Ecco, questo è un brano del libro che ho appena finito di leggere, "Il sangue di Montalcino" di Giovanni Negri. Un giallo ambientato fra cantine, filari d'uva e winemakers, si tratta infatti di scovare chi ha ammazzato un famoso esperto di vini. Una trama non eccezionale, ma me lo sono letto d'un fiato e ne sono rimasta entusiasta, perché l'ho comprato in quanto si svolge fra colline toscane e Langa, fra paesi e cittadine che conosco benissimo e perciò è stato come essere nel libro, dietro al commissario Cosulich a cercare di capire cosa fosse successo. Spesso compro libri che parlano di posti che conosco, per tornarci in maniera diversa, intrigante, coinvolgente. E' stato così per la Parigi de "Il codice Da Vinci", per Flagstaff e l'Arizona di "Fuori da un evidente destino", per la Venezia de "L'amante senza fissa dimora".
A volte mi capita il contrario, cioè di andare in un posto perché ne ho letto in un libro. Sono andata a Ystad in Svezia perché è la città dove vive il commissario Wallander, umanissimo personaggio di Henning Mankell, e a Les Sables d'Olone perché Maigret ci ha passato una vacanza. Allora mi sforzo di vedere quel posto con gli occhi del personaggio, non con quelli dell'autore, perché il personaggio lo posso immaginare anche diverso da come l'autore lo ha descritto, posso darne un'interpretazione mia, anche immaginare finali diversi da quelli proposti dagli scrittori.
Penserete che sono un po' matta...in realtà ho solo una fantasia senza limiti.
E tanto per concludere, di solito quando vado in vacanza mi porto un libro scritto da qualcuno originario del posto dove mi troverò: è un modo per cercare di capire meglio quel luogo, per fare la viaggiatrice e non la turista.

E dopo tutto 'sto sproloquio una ricettina facile facile, di nuovo per Grissino, che non deve fare le faccine tristi per le mie complicate ricette. Mi è difficile pensare a cosa si può trovare a Vienna, mi sembrava che in quel mercato gigantesco vicino alle case di Otto Wagner, ci fosse ogni ben di Dio, ma era estate, forse adesso è diverso. E poi qui scrivo per confrontarmi con i miei amici sconosciuti, quindi le critiche sono ben accette.
Dai Grissi, continua a leggere, prima o poi cucinerai qualcosa con il mio marchio di fabbrica!!! Ti mando un bacio:D


BOCCONCINI DI TROTA SALMONATA AL BACON

400 g di filetti di trota salmonata
150 g di bacon

Tagliate i filetti, spinati e spellati, a dadi, quindi avvolgeteli nel bacon e fissate il pacchetto con uno stecchino. Rosolate i bocconcini in una padella antiaderente senza condimenti. Servite subito ben caldo accompagnando con insalatina fresca.




Se si comprano i filetti di pesce già puliti, preparare questo piatto è uno scherzo. E potete usare altri pesci, as you want.
Ciao a tutti.

Filetti di branzino con verdure

6 febbraio 2011
E' domenica pomeriggio ed è una bellissima giornata, sembra primavera!
Ieri sera sono venuti a cena alcuni fra gli amici più cari che ho. Antonietta mi ha portato della mimosa. Eccola qui: è bellissima.




Visto che ho parlato del mio tentativo di intaglio con alcune amiche di blog vi posto la ricetta per cui ho preparato i fiori di patate.


FILETTI DI BRANZINO CON VERDURE

400 g di zucca già pulita
4 filetti di branzino
4 carciofi
2 patate medie
olio, limone, sale, pepe bianco
1 noce di burro

Tagliate la zucca a fette e fatela appassire nel MO. Poi frullatela e conditela con olio e sale. Pulite i carciofi e affettateli sottili con la mandolina, immergendoli in acqua e limone affinché non anneriscano. Cuocete a vapore i filetti di pesce. Disponete nel piatto la crema di zucca e disponetevi sopra il pesce condito con olio, sale e pepe. Accompagnate con i carciofi scolati e conditi con olio, sale e pepe e con la patata intagliata , cotta al vapore e condita con poco burro fuso.




Per aromatizzare il pesce, potete mettere nell'acqua delle foglie di  té verde: lasciano un profumo molto delicato.
Il mio fiorellino forse non sarà perfetto, ma è il mio primo intaglio e mi sono fatta guidare da un libro, quindi sono molto contenta del risultato.
Ora cerco di finire di sistemare la cucina, ci sono ancora un po' di cose in giro.
Buona serata e baci a tutti:) 

Torta in crosta di riso

3 febbraio 2011

Ecco il mio giochetto di parole! Oggi vi posto la torta in crosta di riso:D
Di corsa, perché ho ancora un mare di cose da fare.
Grissi, le ricette le ho a casa mia e stasera sono da mia mamma. Ti posto tutto nel weekend.
Ciao amici, baci a tutti!!!





TORTA IN CROSTA DI RISO

200 g di riso per minestre
150 g di emmental
2 albumi
2 porri
1 fetta di zucca
40 g di burro
100 g di prosciutto cotto o crudo a piacere, tagliato in una fetta sola
200 g di ricotta
2 tuorli
40 g di grana grattato
sale, pepe

Lessate il riso in acqua salata, quindi scolatelo e raffreddatelo sotto l'acqua corrente; scolatelo bene, quindi conditelo con l'emmental grattato e gli albumi. Stendetelo sul fondo e sulle pareti di uno stampo ricoperto di carta forno e cuocete a 200°C per 15 minuti.
Pulite i porri e la zucca, quindi tagliate a rondelle i porri e a dadini la zucca. Passate la zucca al MO per circa 8 minuti, poi rosolate bene tutte le verdure con il burro e il prosciutto tritato. Mescolate la ricotta con i tuorli, il grana, le verdure, sale e pepe. Trasferite il composto nella crosta di riso, livellate bene e fate cuocere altri 40 minuti.




Forse avete capito che amo porri e zucca, ma se preferite altre verdure, cambiatele secondo il vostro gusto. Anzi i suggerimenti sono ben accetti. Ciao ciao...a domani.

Torta di riso in crosta

2 febbraio 2011

Che giornata! Ieri sera mi si è inchiodato il computer, appena finito di sistemare le diapo da proiettare nella lezione di domani (di mestiere lavoro all'università), e mi ha mangiato, digerito e buttato via tutte le immagini. Ho lavorato tutta la mattinata per rimettere le cose a posto, adesso è di nuovo tutto in ordine, la lezione è pronta, le immagini brillano e il computer funziona. Cosa gli sia capitato non si sa, così magari succederà ancora:(
Comunque adesso sto un po' con i blogamici.
Allora Grissino, vuoi lasagne alternative. Ti potrei proporre una crema di crescenza e latte anziché la besciamella, oppure una cosa tutta diversa che con le lasagne non ci azzecca anche se a vedere sembrano lasagne (chiaro, no?) Che ti posto? Fammi sapere. Intanto la ricettina di oggi, che fa un gioco di parole con quella che vi posterò domani:D


 TORTA DI RISO IN CROSTA

par la pasta
250 g di farina OO
2 cucchiai di olio
sale

per il ripieno
600 g di zucchine
400 g di porro
1 spicchio d'aglio
150 g di riso
1 uovo
100 g di parmigiano grattato
maggiorana
olio, sale, pepe

Lavorate la farina con l'olio, un pizzico di sale e 120 ml di acqua tiepida. Quando l'impasto sarà morbido, ma compatto, avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare per 30 minuti.
Lessate il riso in acqua salata, scolatelo al dente, quindi conditelo con 2 cucchiai d'olio e fatelo raffreddare. Pulite le zucchine e i porri e tagliateli a rondelle. Tritate l'aglio e fatelo rosolare con 2 cucchiai d'olio, unite zucchine e porri, salate, pepate e fate cuocere per 10 minuti circa. Lasciate intiepidire, poi unite il parmigiano, l'uovo e la maggiorana tritata.
Stendete la pasta e foderate una tortiera ricoperta di carta forno, distribuitevi il ripieno, quindi infornate a 180°per 30-40 minuti.




Porri e zucchine sono un suggerimento, potete cambiare le verdure come più vi piace. Le torte di riso sono un classico della cucina genovese, quindi ho proprio giocato in casa!




A domani buona serata. Se vi interessa su La7, passa "Il Divo", con Toni Servillo. Penso che, se non crollo prima, lo guarderò!


Crostata con confettura di pere

1 febbraio 2011

Devo scegliere qualcosa di speciale per oggi, per far pace con il mio amico Grissino, single, a parte il cane. Anche perché quello che gli ho dedicato a causa di aneto e finocchio non è stato particolarmente gradito. Provo con un dolce, anche se mi sembra di parlare di corda in casa dell'impiccato...ma amo le sfide.

CROSTATA CON CONFETTURA DI PERE

500 g di farina OO
250 g di burro
100 ml di acqua fredda
3 tuorli
1 pizzico di sale

Impastate gli ingredienti aggiungendo acqua poco alla volta, se l'impasto risultasse troppo compatto. Fate una palla, rifasciate con la pellicola e mettete in frigo a rassodare per 1 ora.
Stendete l'impasto con il matterello su carta forno, rifasciate uno stampo per crostate da 28 cm di diametro, quindi farcite con la confettura di pere al caramello. Infornate a 180° per 35-40 minuti.




CONFETTURA DI PERE AL CARAMELLO

750 g di pere
500 g di zucchero
1 bicchiere di vino bianco secco
1 limone non trattato
25 g di burro

Pulite le pere e tagliatele a spicchi; tenetene da parte 150 g e mettete il resto a cuocere con 400 g di zucchero e il vino. Portate a bollore a fiamma bassa e fate cuocere per 1 ora mescolando. Lasciate intiepidire e passate al mixer. Unite gli spicchi di pera tenuti da parte allo zucchero rimasto, alla scorza di limone grattata e al burro; poi portate a cottura lentamente, mescolando piano e facendo caramellare.
Incorporate le pere caramellate al passato, mettete nei vasi e fate raffreddare capovolgendo i recipienti.




Ecco Grissino, ricetta tutta per te. Comunque l'olio EVO è l'olio extravergine e in effetti qui in Liguria abbiamo quello di olive taggiasche che è buonissimo. Se capiterò a Vienna, te lo porto.
Attendo ansiosamente un commento...di rinnovata alleanza :D

Saluti a tutti gli altri!